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Fattura elettronica europea, le novità in arrivo

Allo studio possibili novità dal 2022 per la fattura elettronica europea.

La fattura elettronica europea sta per diventare realtà. Dopo anni di ipotesi parrebbe essere arrivato finalmente il momento dell’introduzione di uno strumento comune per tutti gli Stati dell’UE.

E’ allo studio, infatti, un sistema per uniformare i sistemi telematici dei singoli paesi membri dell’Unione. L’obiettivo è quello di evitare possibili incompatibilità che impediscano il corretto interfacciamento tra i soggetti coinvolti.

Le tempistiche per la fattura elettronica europea non sono comunque immediate. La previsione è che per la fine del 2022 arrivi una proposta di direttiva di digitalizzazione dell’IVA. I punti principali dovrebbero essere 4:

  1. Fatturazione Elettronica obbligatoria
  2. Dichiarazione IVA digitalizzata
  3. Registrazione unica per l’IVA a livello europeo
  4. Novità per le piattaforme digitali

Fattura elettronica europea: la situazione attuale

Al giorno d’oggi, la fatturazione elettronica europea obbligatoria è limitata ad un unico caso, quello degli appalti pubblici. La direttiva 2014/55, infatti, ha introdotto l’obbligo per le PA a ricevere ed elaborare le FE emesse proprio nel contesto di un appalto pubblico.

Più precisamente, tale direttiva è in essere dall’aprile 2019 per gli enti pubblici centrali e dall’aprile successivo per gli enti locali. Per entrambi, il modello da seguire sono i formati XML UBL 2.1 e CII 16B, conformi alla norma tecnica europea EN 16931.

Recentemente, l’Unione Europea è intervenuta anche sull’IVA, nell’ottica di un ammodernamento complessivo al riguardo.

Il caso italiano

Come ampiamente risaputo, la situazione italiana è particolare nel suo genere all’interno della fattura elettronica europea. Siamo l’unico paese, infatti, ad aver introdotto già da tempo l’obbligo generalizzato di fatturazione elettronica B2G, B2B e B2C, anche come strumento atto a contrastare il fenomeno dell’evasione fiscale.

L’interesse verso tale tematica è sempre molto vivo, come testimoniato anche dalla recente evoluzione dei rapporti con San Marino. Da un punto di vista normativo, l’introduzione dell’obbligo di FE in Italia è passata precedentemente da un provvedimento della UE, segnatamente la Decisione di esecuzione (UE) 2018/593, grazie alla quale è stato avviato l’attuale sistema di fatturazione.

L’Unione Europea ha attenzionato con particolare interesse il modello italiano negli ultimi anni. I risultati ottenuti hanno sicuramente contribuito all’aumento delle discussioni in materia ed ai possibili provvedimenti che sono attualmente in fase di studio. Non soltanto a livello continentale ma anche in merito ai singoli stati, con la già accennata problematica dell’incompatibilità potenziale tra i vari sistemi nazionali.

Ispirandosi quindi ad un meccanismo già consolidato come quello nostrano, la fattura elettronica europea potrebbe presto diventare realtà, garantendo quindi un sistema comune ed in grado di semplificare le operazioni internazionali.

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